1. |
Correnti Bianche
06:16
|
|||
Correnti Bianche
Stasera c’è un freddo pungente
Si dice che forse nevicherà
Ho preso la mia giacca pesante
E ho corso per arrivare fin qua
All’incrocio di quattro viali
Che si incontrano fuori dalla città
Dove il tempo sembra quasi fermarsi
E le fantasie si fanno realtà
Dicono di non venirci
Di starne fuori
Ma ho già tremato troppo
Voglio un po’ di pace nelle mie vene
E il calore, sai, lo sento salire
Mi chiedo chissà se tornerai
Attraversando le raffiche più bianche del marmo
Quasi mi illudo che tu verrai
E non ho più voglia di giocare
A perdere un’altra volta
Contro una Venere più risoluta
A vincere anche questa partita
Spietata come non mai
Stringe le mie pupille
E lo so che mi sente affannare
Mi vergogno. Sto per crollare
E lasciami qui fuori a dormire
La neve mi sveglierà
L’attesa è stata sempre premiata
Dalle divinità
Mi sento di nuovo stringere
Mi sento abbandonare
È come un contrasto infelice
Sentirsi condannare
E lasciami qui fuori a dormire
La neve mi sveglierà
E se poi sento il sole arrivare
La tua mano mi scalderà
Le lacrime bagneranno il mio volto
Gli dei avranno pietà
E lasciami qui fuori a dormire
La neve mi cullerà
|
||||
2. |
Vera's Dream I
04:15
|
|||
Vera’s Dream I
Vibrazioni e colpi di cintura
Le scosse elettriche della tortura
La gola secca come un deserto
Le corde stretta è paralizzata
Nella stanza accanto, oh quanti orrori
Quanta voglia di correre fuori
Ecco il turno che si avvicina
Cala il sipario sulla prigionia
Dammi droga tutta la notte
Per dormire nelle tue grotte
Il rossetto, mi sento malata
Un po’ di brandy per la figlia esiliata
E di colpo come magia
Le mani sciolte, una nuova vita
Ansimando esce allo scoperto
Dal seminterrato universo
Corre e torna dai vecchi demoni
Che le insegnano a sedurre gli amori
Ma cosa farne della libertà
Di una ragazza povera di città
Vuole droga tutta la notte
Vuole entrare nelle tue grotte
Il rossetto, si sente malata
Un po’ di brandy per la figlia esiliata
Ma per strada nuovi incubi
Gatti neri e satana borghesi
Fumi spessi, soffitti per terra
Lame che si fanno strada nei fianchi
Non c’è illusione, non si può scappare
Dagli abissi della società
E di fronte a tanta sofferenza
Vera è sola pura come una dea
Dammi droga tutta la notte
Per dormire nelle tue grotte
Il rossetto, mi sento malata
Un po’ di brandy per la figlia esiliata
Vuole droga tutta la notte
Vuole entrare nelle tue grotte
Il rossetto, si sente malata
Un po’ di brandy per la figlia esiliata
|
||||
3. |
Lascia che Vengano
03:33
|
|||
Lascia che Vengano
Lascia che vengano, lasciali entrare
Con i loro guanti e le facce tirate
Non ci sono più spazi di resistenza
Non ci resta che cedere alla loro violenza
Sono già entrati. Ti giri allarmata
Ti schiacciano a terra
Non ti sei più rialzata
Ho lasciato le perle che avevo raccolto
Pronto a correre fino a perdere il fiato
Ho lasciato il ricordo della nostra canzone
Di te che ballavi sopra un tavolo bianco
Solo nella foresta come un cane randagio
Inseguito da uomini da leggi marziali
Da spade attaccate ad un filo sottile
Non c’è libertà, dove posso fuggire?
Attraverso la Francia, per i campi del Belgio
Non c’è molta pace sulle spiagge di Brighton
Coperto nuvole che sembrano scogli
Da fumi ormai densi come i nostri pensieri
È la terza volta che appari nei sogni
Che mi doni il tuo corpo come fosse un gioco
Ma la tua immagine è una vendetta ormai morta
Un figlio affamato a fine giornata
Dopo una vita, una vita di stenti
Una vita di inverni, di inverni freddi
Una vita di stenti, di inverni freddi
Lascia che vengano, lasciali entrare.
|
||||
4. |
Sono Fuori
02:23
|
|||
Sono Fuori
Dopo anni di rose false
Sono fuori nel clima teso della città
Che fa male niente sole né miele
A testa bassa con la mia croce
Unghie e ruggine segnano la mia schiena
Un’altra gabbia per la libertà
Niente di nuovo niente da scegliere
Sul mercato della conformità
Batto le strade vestito di nero
Le memorie che mi segnano il collo
Il sole freddo taglia come una lama
Mentre il vento accarezza il mio occhio
Posso vede i pazzi fatti di napalm
Fare la guerra metropolitana
E mi chiamano, mi gridano forte:
“Togli i vestiti e corri nella notte!”
E ho imparato il passo del becchino
Per vedere appassire le viole
Senti il mio piede batte sempre più forte
Sul cemento duro del tuo cuore
Solo così mi sento redento
Nelle fredde onde che mi avvolgono
E sono fuori la mia anima è vuota
Nelle fredde, gonfie onde
Che mi stringono che mi avvolgono
Nelle fredde rosse onde…
|
||||
5. |
Il Diavolo alle Porte
04:29
|
|||
Il Diavolo alle Porte
Giorni di luce lontani
Ma l’unica cosa che vedi
Lacrime di angelo e conati di vento
Siamo costretti nel rifugio
Non c’è luce e i liquori
Sono l’unica fonte di calore che abbiamo
Anche Luna ha idee strane
Dice frasi insensate
Vuole nuotare nello stagno e salvare il cigno
Ma l’hai visto nell’angolo
Il tipo affila il coltello
Se lo struscia sui denti
Sento odore di morfina
Qualcuno prepara un sonno in cucina
Tutti stanno esitando
Non sognare l’altare
L’odore di incenso fa morire
Non ti distrarre, non ti consolare
Il coro che senti cantare
Dai bambini nelle cantine
Non è angelico, è rassegnato
Mille cose sparse a terra
Il pavimento sottosopra
Tra gli attrezzi del medico la follia imperversi
Astronauti e califfi
Ti adorano nei sogni
Hai seguito la luce bianca, hai chiuso gli occhi, ti sei nascosta
Non c’è briglia alla sofferenza,
Senti pulsare quella vena
Che mescola dolore e rabbia
Uno schizzo sul tuo occhio
Ti risveglia rosso inchiostro
La guerra è in corso, il figlio di Lilith anche lui è morto
Allontana quella lama
Saresti dovuta scappare prima
Che infuriasse questa tempesta
Non ci sono più bugie
Né alibi per fingersi morti
Provare a resistere è inutile
Come fare…
Trasfusioni ai defunti.
|
||||
6. |
Vera's Dream II
07:33
|
|||
Vera’s Dream II
Stanca e stralunata trascina i piedi
Lenta come una stella
Che inganna e disorienta con la sua luce fioca
Che in realtà è già spenta
I tagli sulla sua faccia colano miele
Che sposa la neve fredda
Un sapore da reduce con ferite calde
E gli occhi di inchiostro
E sta per arrivare alla vecchia porta
La vecchia porta di una città nuova
La paura la paralizza
La stanchezza la frena
Siamo stati separati
Separati troppo a lungo
Nel buio del deserto
La notte è fredda il giorno in ritardo
Siamo stati separati
Separati troppo a lungo
Nella casa dello sballo
Scendi dal trono vienimi incontro
E danza come una foglia
La dolce donna che cos’ha in mente
Uno strano tipo di velo avvolge gli occhi
Delle figlie
Che scese dalla montagna
Un uragano di piedi nudi
E bevono mercurio
Mescolato a semi di rosa
Sono loro le dee
Le eterne donne che fanno il destino
Delle facce grigie di strada
Nei silenzi assordanti di ogni vicolo
Un passo verso il letto
Prima di cadere
La senti questa voce
Ribolle nelle tue orecchie
Ribolle nel tuo corpo
Ribolle nel tuo sangue
Un passo verso il letto
Prima di cadere
E nel sonno infinito
Mani bianche ti traggono in salvo
Vedi felci sui marciapiedi
Rampicanti sulle piramidi
Un forte di odore di mirto
Bacche e rami ti picchiano in volto
Mentre anelli di rame ti si posano in testa
In armonia
Il vitello uccide la madre, ne tritura le ossa
E arma i cannoni
Uno scoppio in un lampo
Abbatti i totem, alzati e danza!
Un passo verso destra
Attenta a non cadere
La senti questa voce
Questa luce bianca
È lei la vera madre
Che devi rispettare
Un passo verso destra
Attenta a non cadere
Un passo verso sinistra
Attenta a non cadere
La senti questa voce
Questa luce bianca
È lei la vera madre
Che devi rispettare
Un passo verso sinistra
Attenta a non cadere
Un passo verso il letto
Prima di cadere
La senti questa voce
Questa luce bianca
È lei la vera madre
Che devi rispettare
Un passo verso il letto
Prima di cadere
|
||||
7. |
Solo Un Ricordo
06:51
|
|||
Solo Un Ricordo
Il riflesso dello specchio
È il calco di un ricordo sbiadito ormai
Per te solo un ricordo il tuo corpo consumato
dagli anni e dai guai
Le note del futuro risuonan nel presente
“In quale uomo credi?” mi chiedi impaziente
Il mio vigore si è già spento
Nel timore quasi certo che non capirai
Se do forza alla mia voce
E parlo di pensieri e magari di realtà
E so che l’ora è gravida di ciò che accadrà
Ma il guizzo del tuo sguardo mi cela nell’immobilità
Ti fa paura questa storia
Sempre uguale e mai inedita per noi
Che ci tiene prigionieri
Di continui fallimenti, sai
Imputati inconsapevoli di un grande tribunale
Con giudici assai ciechi come talpe shakespeariane
Ma non è solo un ricordo
Questa rete che ci tiene sai
Niente è fermo in questo mondo
Come i flutti delle acque che consuman pietre e regni
Temi di affogare, non ti resta che affrontare
Queste vette di paura, di lacrime assai amare
Lo puoi fare con l’azione, abbandona quello sguardo
Già privo di speranza e di incredulità
|
Misère de la Philosophie Piombino, Italy
Band all’attivo dal 2010, la Misère de la Philosophie è un progetto basato sulla passione condivisa da tutti i suoi membri
per la psichedelia e le sonorità acide.
Nel 2022 la band ha messo a punto un nuovo sound e registrato un nuovo album, “Vera e il Diavolo” (in uscita il 23 giugno 2023 per Seahorse Recordings) animato dal contrasto tra atmosfere estatiche, abrasive e acide.
... more
Contact Misère de la Philosophie
Streaming and Download help
If you like Misère de la Philosophie, you may also like:
Bandcamp Daily your guide to the world of Bandcamp